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(ex) Le Piante Carnivore – X-Plant

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La costruzione del Pinguiculario è arrivata ora quasi alla fase finale, ovvero inserire gli elementi fin qui creati in un opportuno contenitore.

Ci serviranno pertanto dei materiali:

  • Lettiera per gatto molto grande
  • Argilla espansa (in palline)
  • Terriccio universale
  • Ghiaino di quarzo (vari colori)
  • Substrato per le Pinguicule

Nella lettiera va messo un primo strato di argilla (materiale leggero), poi vanno posizionate le due montagne e la struttura sotterranea. Quando siamo sicuri che la collocazione è giusta, riempiamo tutto con l’argilla, lasciando solo un pò di vuoto agli angoli, così da poter mettere a dimora qualche pianta grassa di contorno dove ci andrà più terra.

Il secondo passo è quello di ricoprire il tutto con il terriccio universale fino all’altezza dei vasi della struttura sotterranea. Ora perndiamo il substrato per le Pinguicule e inseriamolo nei vasetti in cui poi andranno le piantine.

A questo punto prendiamo il ghiaino di quarzo e ricopriamo la terra in moda da avere il nostro ambiente simile a una landa desertica. Nel tappo della struttura sotterranea, il ghiaino andrà incollato, in modo da renderlo mimetico 😉

Ora ci mancano due cose: inserire le Pinguicule e mettere qualche rifinitura, ma questo lo vedremo più anvanti.

Pinguiculario

Pinguiculario

Pinguiculario

Pinguiculario

Pinguiculario

Pinguiculario

Pinguiculario

Pinguiculario

Dopo aver costruito le due montagne “rocciose” per ospitare 4 Pinguicule per il Pinguiculario, volevo avere una altra struttura a riserva d’acqua per ospitare altri esemplari a livello di terreno.

Ho pensato allora ad una possibile soluzione che è stata efficace. sono serviti questi materiali:

  • Contenitore vuoto del Nesquik
  • 2 vasetti yogurt
  • una bottiglia di plastica e diversi tappi
  • silicone sigillante neutro
  • taglierino

Preso il contenitore del Nesquik, ho tagliato i due fori per poter inserire i vasetti dello yogurt (forati al centro) così come avveniva per la montagna, solo che ora sono tutti orientati verso l’alto dovendo essere a livello del terreno.

Ho poi preso una bottiglia di plastica piccola a cui ho tagliato il fondo e la parte alta. La parte centrale l’ho poi tagliata nella lunghezza e ripiegata fino a formare un tubicino con cui far scendere l’acqua.

Dopo aver forato il contenitore, ho inserito il tubicino al suo interno. Ora però c’era un problema: la parte alta del tubicino tendeva ad aprirsi, dato che non sarebbe stata sepolta dal poliuretano come nella montagna. La soluzione è stata prendere le piccole striscioline di plastica che sigillano il tappo quando la bottiglia è integra ed inserirle nel tubo per evitare che questo tenda ad aprirsi.

A questo punto ho avuto un altra idea: per meglio chiudere il tappo in questo tubicino, ho preso la parte alta della bottiglia, tagliata a piccole strisce e inserita (un pò a forza) dentro al tubicino, tenendola a pressione dalle piccole striscioline di plastica. Il risultato è stato perfetto e a posteriori avrei potuto usarlo anche nelle montagne per chiudere meglio i tappi.

A questo punto ho sigillato col silicone neutro tutti i vasetti, il coperchio e il tubicino.

Ecco fatto: la nuova struttura è pronta e ora non rimane che completare il Pinguiculario con tutto quello che abbiamo realizzato…ma questo lo vedremo la prossima volta 😉

Contenitore per Pinguicule

Contenitore per Pinguicule

Contenitore per Pinguicule

Contenitore per Pinguicule

Contenitore per Pinguicule

montagna-64

Dopo aver creato le due montagne artificiali usando il poliuretano espanso, vediamo come prosegue la costruzione del Pinguculario.

Se ricordate, le due montaghe erano diventate enormi a causa della crescita della schiuma mentre si solidificava. Ovviamante se avete una grossa bacinella queste montaghe potrebbero andar bene, ma con le lettiere tipiche per gatti, sono troppo grandi.

Per rimediare ho preso un coltello grande da cucina e ho tagliato parte del poliuretano cercando di sagomare la montagna in modo che avesse una parvenza naturale.

Con un taglierino ho anche scavato delle fessure verso l’interno per ottenere la superficie più movimentata.

L’operazione di tagliare via fette di poliuretano ha comportato che, mentre la parte esterna del poliuretano solidificandosi all’aria era diventata quasi come una plastica dura, la parte interna è piena di microfessure ed è molto tenera. A posteriori mi verrebbe da dire che ciò ha giovato per l’operazione successiva 😉

La parte più difficile è quella di risagomare il tappo in modo da nascondere la sua funzione e renderlo il più naturale possibile (ovvero deve sembrare una piccola protuberanza).

Per proseguire sono serviti questi materiali

  • Collo vinica (o silicone neutro)
  • Ghiaino colorato molto sottile (o sabbia)

In pratica ora bisogna cospargere di colla un pezzo di montagna e poi buttarci sopra il ghiaino finchè si attacca. Questa operazione richiede tempo perchè bisogna operare sempre in orrizziontale, altrimenti la colla scivola via con il ghiaino.

Indubbiamente più il ghiaino è simile alla sabbia e migliore sarà l’effetto di avere una montagna vera. Purtroppo il mio ghiaino non era così sottile come avrei voluto, ma era pur meglio del ghiaino di quarzo che avevo. Il risultato finale (chevedremo più avanti) non è comunque malvagio, avendo optato per richeare un ambiente molto arido.

Il consiglio è di usare molta colla e cospargere il tutto con molta ghiaia: poi dare qualche colpetto di assestamento e aspettare che si asciughi prima di proseguire.

L’operazione può essere effettuta anche con silicone, solo che il silicone impiega molto più tempo per solidificarsi.

Volendo è possibile incollare anche del bark qua e la per variare un pò la composizione della montagna.

Un altro consiglio che posso dare a posteriori è quello di provare, ancora prima di incollare il ghiaino, a misurare quanta acqua inserire per valutare fino a che livello i fori nei vasetti sono bagnati. Sembra una banalità, ma quando avrete messo a dimora le piante, dovete andare ad intuito senza questa indicazione per sapere il livello dell’acqua nel recipiente sotterraneo.

Ormai il grosso è fatto, ma dato che l’esperienza col poliuretano non è stata il massimo, ho ideato un altro modo per poter mettere a dimora altre due piantine nel Pinguiculario (per un totale di 6 contro le 5 preventivate).

Questo lo vedremo nella prossima parte… 😉

Montagna Pinguiculario

Montagna Pinguiculario

Montagna Pinguiculario

Montagna Pinguiculario

Montagna Pinguiculario

Montagna Pinguiculario

montagna-64

Seguendo questa ottima guida (http://www.lepiantecarnivore.it/Costruire%20un%20pinguiculario.html), ho iniziato da qualche tempo alla costrizione di un Pinguiculario, ovvero un piccolo spaccato di natura per ospitare le Pinguicule.

L’idea è quella di avere 5 vani in cui mettere le 5 specie di Pinguicule che attualmente ho in coltivazione, di cui 4 so due montagne artificiale e una a livello di terreno.

Per la prima fase di costruzione ho utilizzato i seguenti materiali:

  • 4 vasetti di yogurt
  • 2 bottiglie di plastica piccole con relativi tappi
  • 2 vaschette con coperchio dei gelati
  • taglierino
  • compasso
  • matita
  • cucitrice
  • bomboletta di poliuretano espanso
  • guanti in lattice

La prima operazione è stata quello di ricavare i due vani in cui inserire i vasetti di yogurt e quello per la bottiglia:

  • il primo è molto semplice:_ basta appoggiare il fondo del vasetto sul coperchio, poi con la matita ricalcarne il contorno. A quel punto con la taglierina si taglia il cerchio appena segnato e, pian pianino, si allarga fin tanto che il vasetto entra lasciando sui 2cm di spazio nella parte alta.
  • il secondo è più complicato: bisogna tagliare sia il coperchio che la scatola, dato che il vasetto è inclinato per simulare una pendenza. In questo caso ho iniziato a tagliare col taglierino il bordo del vasetto (senza il coperchio) e l’ho man mano allargato finchè vedevo che il vasetto entrava nella sede e aveva la giusta inclinazione. A quel punto, inserito il coperchio, ho ripetuto la stessa operazione su di esso, finchè il vasetto dello yogurt entrava perfettamente.
  • Il foro per la bottiglia è stato creato disegnando col compasso un cerchio che fosse pari alla parte interna del tappo della bottiglia, e poi usando il taglierino per rimuovere la plastica.

Sebbene queste operazioni siano all’apparenza semplici, hanno richiesto quasi 3 ore per essere completate. Invece, per il secondo vaso del gelato, avendo già le sagome del primo vaso pronte, è bastato solo 30 minuti per ripetere l’operazione.

A questo punto ho preso le due bottiglie di plastica, ne ho rimosso fondo e parte superiore, ho tagliato lungo tutta la sua altezza per produrre un foglio di plastica che ho ripiegato per ottenere un cilindro del diametro del buco. Con la cucitrice ho messo una graffetta nella parte alta per tenere la bottiglia arrotolata (poi questa parte verrà tagliata quando tutto sarà ricoperto di poliuretano).

Adesso viene la parte pià difficile del lavoro: riempire il vuoto utilizzando il poliuretano espanso.

Consiglio a tutti di compiere questa operazione all’esterno perchè le sostanze emesse dalla bomboletta hanno un odore pungente e di adoperare guanti in lattice, perchè il poliuretano nella pelle si appiccica e si toglie solo asportando un pò di pelle.

La difficoltà è stata che purtroppo mi aspettavo che il poliuretano si espandesse subito, invece si è espanso solo a lavoro quasi ultimato. Il risultato è che per riempire lo spazio vuoto attorno ai vasetti di yogurt, ho usato una marea di prodotto che alla fine ha prodotto una montagna gigantesca!

Sicuramente la conformazione della superficie che si ottiene con questo processo è molto frastagliata e darebbe un bel effetto, ma vista la dimensione assunta dalle due montagne, ho pensato di doverle risagomare a posteriori (ma tutto questo lo vedremo nella seconda parte), per cui non descrivo nemmeno il fatto che ho posto un pò di bark sopra la superficie della montagna, dato che questo verrà tolto nella seconda fase.

Per concludere questa prima fase, ho poi versato il poliuretano sopra i tappi capovolti per creare una mini montagna che camuffi il tappo stesso.

Montagna artificiale

Montagna artificiale

Montagna artificiale

Montagna artificiale

Montagna artificiale