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Sebbene forse è un pò prestino, ho comunque cominciato a rinvasare le Sarracenie e la Darlingtonia Californica su dei vasi più grandi.

Per la Darlingtonia ho cercato di trovare un vaso bianco in plastica, ma sembra difficile recuperarli, perchè nei garden rimangono invenduti e pertanto non li tengono più 🙁

Alla fine ho trovato un vaso verde, l’alternativa era il giallo.

Per la Darlingtonia ho messo torba + perlite e appoggiato la pianta su uno strato bello spesso di sfagno vegetante. Magari adesso lo sfagno ha modo di crescere, così appena la Darlingtonia si sveglia dal riposo invernale sarà ancora meglio protetta.

Per le Sarracenie ho potato tutte le foglie secche per lasciare posto alle future nuove nasciture.

Per le vacanze ho adottato il metodo delle zattere galleggianti (una specie di salvagente), con cui tenere le piante alla giusta altezza nell’acqua e lasciare che ci sia una riserva di acqua sufficiente per 10/15 giorni.

In pratica si prende un recipiente molto grande e si ritaglia un pezzo di polistirolo che stia dentro la base del recipiente. Ora si praticano dei fori e si inserisce dentro i vasetti con le piante.

Bisogna rispettare queste regole pratiche:

• Il peso va distribuito: una sola pianta va messa in centro, due piante vanno messi sullo stesso asse che passa per il centro, e così via
• Il vasetto deve scendere sotto il polistirolo per quanto vogliamo sia il livello d’acqua: 2cm per le Dioanee, 4cm per le Sarracenie, e cosi via

Per il resto funziona che è una meraviglia..

Nelle foto potete anche vedere come ho messo un pezzo di rete antigrandine sulle Nepenthes per ombreggiarle. Con questa collocazione, in 10 giorni la foglia dell’Hookeriana è cresciuta moltissimo, mentre prima praticamente non si era quasi mai mossa 🙂

Stamattina ho visto una ape molto grande avvicinarsi alla Sarracenia e ho subito pensato che forse sarebbe diventata una preda, anche se per la sua grossa dimensione sembrava impossibile che ciò accadesse.

Dopo aver succhiato un pò di nettare dalla cima di un ascidio nuovo e quindi con un imboccatura non grandissima (guardate le prime foto postate), ne è uscita un pò intontita, ma non tanto da spiccare il volo.

Pensavo che ormai fosse salva, ma a quel punto è andata sull’ascidio più grosso e a testa in giù ha continuato a succhiare nettare. In un attimo l’ape si è ritrovata dentro l’imbuto (forse stordita ha lasciato la presa ed è caduta). Li dentro non sembrava poter più compiere nessun movimento (purtroppo nella foto finale non si riesce a vedere l’ape dentro l’imbuto).

Mezzora dopo, sopra l’ape era finito un altro insetto alato che tentava inutilmente di arrampicarsi, per poi precipitare sempre sopra l’ape.

Se la Sarracenia di mangia api così grandi, chissà quante zanzare si è fatta fuori in questo periodo 😉

La Sarracenia, ora che è su un bel vaso molto profondo da cui può attingere molta acqua, sta iniziando una nuova vita 🙂

Molti nuovi ascidi sono cresciuti e alcuni, ormai diventati grandi, si stanno aprendo.

La Sarracenia è posta davanti alle Dioanee Muscipule, ma col sole a picco di questo periodo non c’è il problema che faccia troppa ombra alle altre piante.

Potete anche osservare come ho messo dei stuzzicadenti per spiedini e dello spago per evitare che il vento possa inclinare troppo gli ascidi della pianta.